lunedì 12 settembre 2016

Dalla Cina a Marte


Dal sito dell' economista "marxista" Michael Roberts, per fortuna trovato già tradotto, il resoconto delle conflittualità sottotraccia che traspaiono e che tengono in scacco la classe politica mondiale, a livelli che sfiorano, come qui illustrato, il cinema di Bunuel---


La riunione di fine settimana (4-5 settembre) dei capi di Stato delle prime 20 economie del mondo (G20)  che si è svolta nel resort cinese di Hangzou, ha concluso che l'economia globale si trova ancora nei guai. Il Fondo Monetario Internazionale (IMF) aveva calcolato che il 2016 sarà il quinto anno consecutivo in cui la crescita globale sarà il 3,7% al di sotto della media registrata nel periodo fra il 1990 ed il 2007. E poco prima del vertice del G20, l'IFM ha presentato una relazione che prevede una crescita ancora più lenta di quella prevista:

«I dati ad alta frequenza indicano una crescita meno accentuata per quest'anno, soprattutto nelle economie avanzate del G-20, mentre l'andamento dei mercati emergenti è più vario». 

lunedì 5 settembre 2016

Pomerania terra di sogni e di chimere




Per i dati di base e per approfondire potete leggere QUI


La fazione borghese -quella meglio integrata nel mercato mondiale- esportatrice ed eurista perde appeal nella crisi generale, c'è una parte della Germania che ha capito che sta scivolando fuori dal gioco (e non ho dubbi che sia in buona parte proletaria) ma non ha al momento altro per le mani che aspirare ad emendare da subito alcuni aspetti, quelli che si presentano in carne ed ossa, del mercato globale della forza lavoro.

Come se il pacchetto non fosse da accettare completo, come se fosse possibile abrogare solo alcuni degli effetti  messi in moto dal magnetismo del Capitale: da un polo sovrappopolazione operaia, che oggi il capitalismo ha difficoltà a mettere a valore, e al altro polo la repulsione -altro che l' ennesimo piano Junker vaneggiato al G-20 ! - degli investimenti per le aree poco friendly per il profitto.