domenica 31 gennaio 2016

La fantomatica coscienza di classe ( 4 )


quando tutti guardano da un'altra parte

Le mediazioni tra l'individuo e la potenza sociale vigente mutano al mutare delle esigenze di quest'ultima; non ci sono valori etici, postulati religiosi o tradizioni storiche che tengano

Le lotte che assumono posture resistenziali vengono spazzate via nell' irrilevanza o divengono un sepolcro imbiancato dove, tra amici, piacerà raccontarsi delle storie

Il rappresentarsi dell' atomizzazione sociale in cui, illusoriamente, ognuno ha un proprio originale ed individuale modo di approccio alla oggettività sociale -e al suo comando- è un altro modo per dire che la reificazione sociale ha una presa sempre più stretta ed efficace sugli atti e sui pensieri



Le mediazioni tra uomini -il lignaggio, il ruolo- che hanno dato senso ai servaggi del passato hanno da tempo tramite nel automatico mondo delle cose: non dobbiamo dolercene in nome di antiche ontologie umaniste ma ristabilirne en avant i termini della loro produzione materiale e concettuale

E' proprio nel momento in cui il Capitale è "tutto intorno a noi", anzi: "siamo noi", in cui le mediazioni sono tutte da riformulare -al netto dei vuoti simulacri di un passato che non si vuole far passare- è il momento in cui la comprensione si fa più scarna e il pensiero, in quanto forma della prassi, si può fare più audace

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